venerdì 14 settembre 2018

Grotta di Ispinigoli

Descrizione

La grotta cela al suo interno una colonna stalagmitica alta circa 38 metri [1], misurata con longimetro laser, che collega la volta con il pavimento della grotta stessa. Ispiningoli non significa, "spina in gola" come erroneamente si ritrova citato in vari ambiti, bensì, molto più semplicemente, il termine ha origine dal nome della località adiacente. La notevole sala presenta una profondità di 35 metri, un diametro di c/a 80 metri, come evidenziato dal rilievo consultabile nel Catasto Regionale della Cavità Carsiche, a cura della Federazione Speleologica Sarda. La base, dove insiste il percorso visitabile, è occupato da massi da crollo originatisi dai normali processi geo evolutivi.
Altra particolarità di questa grotta è il cosiddetto Abisso delle Vergini, un inghiottitoio profondo circa 60 metri che collega la grotta di Ispinigoli alla Grotta di San Giovanni Su Anzu. Il nome dell'Abisso delle Vergini deriva dal fatto che, secondo una leggenda, fu un luogo nel quale si compivano sacrifici umani ad opera delle antiche popolazioni fenicie. In realtà i monili e le ossa umane rinvenute all'interno dell'abisso sarebbero riconducibili a semplici sepolture della Civiltà nuragica.

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