Menhir

In Sardegna prendono il nome di perdas fittas o pedras fittas, ossia "pietre conficcate". Presenti in varie zone dell'isola, se ne contano 740[1] e possono essere completamente lisci, rappresentando una simbologia fallica, oppure avere scolpito il simbolo femminile della fecondità, le mammelle, segni inequivocabili della Dea Madre; alcuni hanno invece delle coppelle, come il menhir di Genna Prunas di Guspini, mentre l'originale stele di Boeli, meglio conosciuta come Sa Perda Pinta di Mamoiada, presenta una serie di spirali concentriche in quasi tutte le facce del monolito.
Laconi, in provincia di Oristano, sono stati rinvenuti nelle campagne circostanti, oltre 100 menhir sia di tipo protoantropomorfo, cioè a faccia prospettica piana, che antropomorfo, ossia con brevi stacchi somatici. Sono inoltre state ritrovate statue-menhir, o statue-stele, anch'esse caratterizzate dalla presenza di rilievi anatomici e tratteggi del viso più o meno stilizzati. Sempre a Laconi, nel Museo della statuaria preistorica in Sardegna, ospitato negli spazi di palazzo Aymerich, sono presenti decine di menhir ritrovati, oltre che nel suo territorio, in tutto il Sarcidano e in altri centri vicini.
Villa Sant'Antonio, provincia di Oristano, si trova un'alta concentrazione di rari menhir protoantropomorfi e antropomorfi, tanto che l'area è stata soprannominata valle dei Menhir. I megaliti furono realizzati tra il 3300 ed il 2500 a.C., durante l'epoca caratterizzata dalla cultura di Ozieri. In questa località si trova un menhir alto 5 metri e 75 cm, uno dei più alti sull'Isola[2].
Goni, in provincia del Sud Sardegna, nel complesso archeologico di Pranu Muttedu, si trovano menhir allineati in lunghe file che fanno parte di un'area molto ricca di monumenti megalitici del Neolitico, comprese diverse domus de janas, le "case delle fate". Nel territorio di Sorgono, in provincia di Nuoro, è invece situtato l'importante complesso di Biru 'e Concas.
Sant'Antioco, nella provincia del Sud Sardegna, oltre ai più conosciuti quali Su Para e sa Mongia (il frate e la suora), è possibile osservare, negli agglomerati urbanistici preistorici, parecchi menhir di genere maschile, di forma fallica, con sezione a pilastro, ed altri, femminili, con sezione piano-convessa o concavo convessa.
Quattro menhir si trovano tra i comuni di Tortolì e Barisardo, tra i quali uno è stato distrutto da dei vandali sul finire degli anni novanta. Sempre a Guspini possiamo trovare is Perdas Longas, anch'essi un esempio di due menhir in coppia situati in un campo vicinissimo alla zona industriale del paese. Il comune di Mamoiada risulta essere circondato principalmente da Menhir mentre poche sono le testimonianze di megaliti più evoluti.

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